Massimo Neri 
Poeta per passione




SOSPESI  NEL  TEMPO


 

SCALE

 

 Gradini d’un legno che sembra infinito,

corroso dal tempo e dalle stagioni,

sferzato dal vento e dagli acquazzoni,

arso da un sole che s’è fatto accanito.

 

Scala che sale per giungere infine

a quel ballatoio sorretto dai travi

dove s’affaccia la stanza degli Avi

con dietro gli scuri le belle tendine.

 

Tracce d’un viver duro ma quieto,

fatto di cose non altisonanti,

ma d’uno stile sobrio e concreto.

 

Ricordi d’un’era che or non c’è più

lasciati a chi vede con occhi sognanti

e ai passi assennati che portano su.